Dall’estensione della “rottamazione delle cartelle” a quella dell’ambito applicativo dello “split payment” dal 1° gennaio 2018, all’ulteriore parziale sterilizzazione delle “clausole di salvaguardia”, con un possibile aumento, dal 2018, delle aliquota IVA del 10%.
Queste le principali misure fiscali d’interesse per il settore delle costruzioni contenute nel Decreto Legge 16 ottobre 2017, n.148 (clicca qui per scaricare), recante “Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.242 del 16 ottobre 2017.
Il Provvedimento, in vigore dal 16 ottobre stesso, è stato trasmesso in Parlamento ed è stato assegnato alla Commissione (V) Bilancio del Senato per l’avvio dell’iter di conversione in legge.
L’ANCE esprime ancora forte preoccupazione per il mantenimento, delle “clausole di salvaguardia”, secondo le quali le aliquote IVA vigenti subirebbero dal 2018 un innalzamento dall’attuale 10% all’ 11,14% e dal 22% al 25%.
Infatti, l’aumento delle aliquote IVA potrebbe incidere negativamente anche sul mercato immobiliare (seconde case e case da affitto), con una ulteriore contrazione dei consumi di settore. Si auspica, pertanto, che, come anche sollecitato dal Parlamento in sede di approvazione del DEF, il Governo possa in sede di Legge di Bilancio per il 2018 disattivare del tutto il previsto aumento dell’IVA.
Preoccupa anche l’ulteriore estensione dell’ambito applicativo dello split payment, anche tenuto conto dei tempi medi di rimborso dell’IVA a credito che tale meccanismo genera.
Sulle disposizioni contenute nel predetto Decreto legge, l’ANCE ha predisposto un primo documento di sintesi (clicca qui per scaricare) che fa il punto sulle questioni fiscali d’interesse per il settore .
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